SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
La sfida dell’educazione nell’era digitale non può più essere una mera funzione della quantità di tecnologie disponibili; piuttosto, essa deve coniugare la crescente disponibilità di tecnologie e competenze abilitanti, la rapida obsolescenza tecnologica, e le nuove esigenze della didattica. Comprendere questa relazione significa aiutare la scuola ad acquisire soluzioni digitali che facilitino ambienti propedeutici agli apprendimenti attivi e laboratoriali, nonché per quelli costruttivisti o per progetto. L’educazione nell’era digitale non deve porre al centro la tecnologia, ma i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano.
Tutti gli spazi della scuola, e oltre, devono essere allineati a questa visione di cambiamento. Per lungo tempo, e per ragioni strutturali ancora adesso, gli spazi della didattica sono stati subìti, ereditati da tempi in cui metodologie e necessità erano di altra natura. In un regime di risorse contenute, gli interventi ad essi associati sono stati prevalentemente di tipo conservativo. Occorre invece che l’idea di spazi, a partire dagli interventi a favore dell’edilizia scolastica, e includendo un riconfigurazione funzionale degli ambienti per l’apprendimento, vadano nella direzione di una visione sostenibile, collaborativa e aperta di scuola. In cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque, in cui spazi comuni e ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale. A questo si deve accompagnare un’idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l’obiettivo di renderli ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, e che aggiornino la dimensione professionalizzante e caratterizzante delle scuole superiori in chiave digitale.
#Azioni
Occorre investire su una visione sostenibile di scuola digitale, che non si limiti a posizionare tecnologie al centro degli spazi, ma che invece abiliti i nuovi paradigmi educativi che, insieme alle tecnologie, docenti e studenti possono sviluppare e praticare. [continua]
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Toolkit for planning a digital atelier
Fonte: Archeworks -
Progettare percorsi per l’inclusione. A scuola da casa: l’insegnamento in videoconferenza
Fonte: Indire (Torcellan Franco) -
Pedagogia e architettura
Fonte: Libera Università di Bolzano / didattica e design -
Nordvestskole, a scuola fra tecnologia e movimento
Fonte: Indire -
La scuola si racconta: conoscere, comunicare, crescere…
Fonte: Indire/L. S. “Marconi”, Milano -
La scuola delle Classi senza aule
Fonte: Indire/ L. S. “Fermi”, Mantova -
Tinkering Zone
Fonte: Museo Nazionale della scienza -
Thinkering
Fonte: Exploratorium, Museum of science, San Francisco, CA, USA -
Un’esperienza cl@ssi 2.0: che cosa fare, come documentare
Fonte: Indire (Vizzari Annarita) -
La «Scuola Sottosopra»
Fonte: Indire (de Maurissens Isabel, Mosa Elena) -
Classe 2.0 raccontata dai ragazzi e dai docenti
Fonte: Indire/ Scuola “De Pretis”, Stradella -
Lo “spazio d’azione”, uno strumento per insegnare – Rivoluzionare lo “spazio-aula-scuola” per una didattica attiva
Fonte: Bricks (Equipe Formazione Digitale) -
Didattica 2.0: metodologie e tecnologie web 2.0
Fonte: Indire (Davoli Paolo) -
Progettare una unità didattica per la LIM
Fonte: Indire (Tania Iommi) -
Cloud: un'introduzione
Fonte: Indire (Della Gala Valentina) -
ll modello 1+4 spazi educativi
Fonte: Indire -
Didattica negli spazi flessibili
Fonte: Rivista Bricks marzo 2016 -
Esperienze: buone pratiche per l’inclusione con le TIC
Fonte: Living schools Lab (European Schoolnet) -
Nuovi spazi educativi tra pedagogia e architettura
Fonte: Scuola dell’Infanzia Webmagazine (Tosi Leonardo) -
Aule laboratorio disciplinari
Fonte: Indire (Avanguardie educative) -
Didattica e gemellaggi elettronici in Europa
Fonte: Commissione Europea, Indire, Miur -
Manuale d’uso per gemellaggi elettronici
Fonte: Commissione Europea, Indire, Miur
I “Challenge Prizes” (noti anche come “inducement prizes”, o premi “incentivo”) offrono una ricompensa in denaro a chiunque riesca più efficacemente a rispondere ad una particolare sfida. L’obiettivo è stimolare l’innovazione e trovare soluzioni ancora non esistenti, che rispondano a problemi rilevanti per la società. [continua]
La transizione verso il digitale della scuola prevede un solido investimento per la creazione di ambienti digitali negli spazi delle scuole, promuovendo al contempo una visione di “classe digitale leggera”, perchè ogni aula sia quindi pronta ad ospitare metodologie didattiche che facciano uso della tecnologia. [continua]
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Realizzare una risorsa didattica con gli strumenti per la produttività personale
Fonte: Indire (Vanin Luca Vittorio) -
Designing the future classroom
Fonte: European Schoolnet - Future Classroom Lab -
TEAL (Tecnologie per l’apprendimento attivo)
Fonte: Indire (Avanguardie educative)
La Buona Scuola sancisce la necessità di riportare al centro la didattica laboratoriale, come punto d’incontro essenziale tra sapere e saper fare, tra lo studente e il suo territorio di riferimento. [continua]
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Il laboratorio in classe: hardware e software. Animazione concettuale con la LIM
Fonte: Indire (Guastavigna Marco) -
ZonaTinkering
Fonte: Museo della scienza, Milano -
Robotica educativa: un metodo per la didattica laboratoriale
Fonte: Bricks -
ICT Lab
Fonte: Indire (Avanguardie educative)
Negli ultimi mesi l’edilizia scolastica è stata al centro di un cambiamento radicale sia negli strumenti che nella governance di attuazione degli interventi. [continua]
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Hellerup, la scuola senza classi
Fonte: Indire -
Ørestad, una scuola senza carta
Fonte: Indire
#Obiettivi
- Potenziare l’infrastrutturazione digitale della scuola con soluzioni “leggere”, sostenibili e inclusive
- Trasformare i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e saper fare, ponendo al centro l’innovazione
- Passare da didattica unicamente “trasmissiva” a didattica attiva, promuovendo ambienti digitali flessibili
- Allineare l’edilizia scolastica con l’evoluzione della didattica
- Ripensare la scuola come interfaccia educativa aperta al territorio, all’interno e oltre gli edifici scolastici